JP2022 Parata118Dal Brasile in Italia è venuto a portare un messaggio di pace, cooperazione, solidarietà e giustizia sociale, economica e ambientale.
Non è un rappresentante di un qualche governo, è piuttosto un autorevole portavoce dei movimenti popolari che reclamano in ogni angolo della terra il diritto ad una convivenza sostenibile sul nostro pianeta, che non può essere evidente garantito dai modelli dominanti di sfruttamento delle risorse naturali, compresi animali ed esseri umani.

Parliamo di João Pedro Stedile, fondatore e dirigente del Movimento Sem Terra, esponente della più grande organizzazione popolare del mondo, la Via Campesina.
Invitato a partecipare all’incontro di preghiera “Il Grido della Pace” a Roma dalla comunità di Sant’Egidio, alla presenza dei principali rappresentanti delle comunità religiose di tutto il mondo, di Capi di Stato, politici ed intellettuali, dal 23 al 26 ottobre 2022, è intervenuto presso il centro congressi “La Nuvola” (sede dell’evento) denunciando cause e responsabilità della grave crisi che il mondo sta attraversando.
Comprendere la complessità delle problematiche e riconoscerne le ragioni è il primo passo verso le soluzioni. L’esortazione rivolta ai settori popolari ad organizzarsi e lottare unitariamente contro il comune nemico dell’umanità: la voracità del capitalismo ed i suoi apparati politici, economici, industriali, è la via maestra che ci ha indicato.
Non possiamo aspettarci da governi ed istituzioni colluse ed interessate ai profitti derivanti da guerre e sfruttamento delle terre le soluzioni. Sono parte del problema.JP2022_Parata051.jpg
Chi paga il costo di queste politiche scellerate, il 99% della popolazione nel mondo, è chiamato ad assumersi la responsabilità storica di costruire processi di trasformazione della realtà e della nostra società che rimettano al centro gli interessi comuni di tutti e non gli immensi profitti di un gruppo ristretto di persone.
Durante la visita in Italia Stedile ha potuto conoscere alcune realtà che, in diverse forme, resistono e si oppongono alle politiche dei governi antipopolari come manifestato il 22 ottobre nell’appuntamento nazionale di Bologna promosso dal Collettivo GKN e partecipato da decine di organizzazioni che hanno dato vita ad un corteo di 50.000 persone, cogliendo l’occasione per contribuire con un intervento in piazza.

 

 

JP2022 Parata083A Roma il 23 ottobre, gli amici del MST con la comunità brasiliana, hanno ospitato presso una sede di Rifondazione Comunista (che mantiene relazioni storiche con il PT, partito dei lavoratori brasiliano, impegnato nella campagna per le presidenziali a sostegno del candidato ex Presidente Lula) un incontro tra diverse associazioni, giornalisti, intellettuali e militanti, in cui l’attivista brasiliano ha offerto una chiave di lettura della attualità politica brasiliana e mondiale e della crisi di sistema che affligge il pianeta.

 

 

In particolare, il sostegno a Lula, che il 30 ottobre al ballottaggio sfiderà l’uscente Presidente del Brasile, Bolsonaro, è visto come la speranza di ridare una prospettiva al grande paese latinoamericano che negli ultimi anni ha subito una battuta d’arresto nel processo di crescita che i precedenti governi progressisti erano riusciti a dare nei diversi settori della società: economico, sociale, culturale, ambientale… Ma che con Bolsonaro e la sua scriteriata gestione della pandemia, dell’economia e delle relazioni interne ed internazionali, e con la sua retorica reazionaria, intollerante, omofoba e razzista, ha fatto sprofondare il paese in una grave crisi materiale (gli indicatori economici, le statistiche e i numeri sono impietosi) e valoriale, colta persino dal Papa Francesco che prega affinché il ”popolo brasiliano sia liberato dall’odio, dall’intolleranza e dalla violenza” di cui evidentemente è vittima a partire dai colpi di stato che hanno spodestato i legittimi governi progressisti degli ultimi anni.
Prima di tornare in patria, João Pedro Stedile si è incontrato con giovani e studenti presso l’Università Orientale di Napoli, occasione colta anche da rappresentanti di movimenti di allevatori e contadini delle nostre regioni, intellettuali, attivisti, religiosi e associazioni, prima di andare a visitare l’esperienza dell’Ex OPG (L’ospedale psichiatrico giudiziario di Napoli), convertito in centro di promozione sociale, culturale e politica, che restituisce un uso sociale, originale e creativo, ad un luogo di oppressione e sofferenza.JP2022 Parata051
Giovani, studenti, e collettivi, insieme ad una delegazione di Potere al Popolo, hanno accolto la visita del dirigente politico brasiliano, riaffermando il carattere unitario ed internazionalista delle battaglie per l’emancipazione dei popoli da guerre e sfruttamento.

 

 

 

 

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