"Esisteranno sempre i nemici del paese, dentro e fuori, cercando di minare il morale della nazione, ma qui gli stiamo dimostrando chi siamo".
Come disse una volta Bolivar “Sono l’uomo delle difficoltà”. Noi siamo i suoi figli, noi siamo il popolo delle difficoltà, più ce la rendono difficile, più saremo più grandi ". Comandante Hugo Chavez
Il 12 febbraio 2014 si è messa in moto l’" Operación Salida" (Opercazione Uscita) dell'opposizione venezuelana, che consisteva in un piano per destabilizzare il governo per costringere alle dimissioni il presidente Maduro in 120 giorni. Questa operazione ha avuto la sua espressione più violenta nelle guarimbas, che hanno causato decine di morti e centinaia di feriti durante i mesi successivi. Un anno dopo, a quasi 2 anni dalla morte del comandante Chávez, in un 2015 che prevede le elezioni parlamentari in Venezuela e dopo la scoperta di una "Operazione Uscita 2", è il momento di fare un bilancio della Rivoluzione Bolivariana nella sua prospettiva storica e nella congiuntura attuale, la fase del chavismo senza Chavez.
Venezuela, i continui salti in avanti
Perché Chávez non era solo Chávez. Il comandante era la definizione e la cristallizzazione di un intero popolo. Decine di lotte sedimentate in un militare patriottico dello stesso colore dei settori popolari venezuelani. Chavez ci ha lasciato prematuramente, certamente, ma forse doveva essere così per quanto era sempre in anticipo sui tempi, lui e l'eroico popolo del Venezuela.
La rivolta Zapatista del 1994 di solito segna l'inizio della lotta contro la globalizzazione capitalista, ma già nel 1989 il Caracazo rappresentava una prima risposta della classe popolare venezuelana, dei più svantaggiati, contro l'imposizione del neoliberismo. Come quando si parla delle insurrezioni che hanno permesso un nuovo ciclo post-neoliberale in America Latina di solito pensa alle rivolte indigene in Ecuador o alla Guerra dell'Acqua (2000) e del gas (2003) in Bolivia, ma dal 4 Febbraio del 1992 si è sviluppato in Venezuela un movimento civico-militare che ci ha lasciato il famoso "Per adesso ..." del tenente colonnello dell'esercito Hugo Rafael Chavez Frias. Il “Per adesso” si è trasformato in un “Adesso” che ha spazzato la teoria della fine della storia e messo in moto nel 1999 il primo governo popolare di sovranità nazionale sancendo un cambiamento epocale in America Latina, molto prima che nel 2003 arrivassero Lula e Nestor Kirchner. Il Venezuela continuava ad anticipare i tempi e ha subito nel 2002 il primo Colpo di Stato del XXI° secolo, molto prima dei tentativi in Bolivia (2008) ed Ecuador (2010), oltre a quelli attuati in Haiti (2004), Honduras (2009) e Paraguay (2012).
Intanto, sotto la guida di Chavez e accanto ad un altro grande architetto dell’ integrazione latinoamericana, Fidel Castro, è stata fondata l’ALBA nel 2004 molto tempo prima che nascessero altri strumenti come Unasur (2008) o CELAC (2011). Sempre Chavez nel 2005 anticipa la storia e prima che per la prima volta vincessero le elezioni Evo Morales in Bolivia e Rafael Correa in Ecuador, delinea il Socialismo del XXI° Secolo come progetto politico della Rivoluzione Bolivariana, orientando verso una prospettiva socialista quel blocco nazional-popolare. Il 5 marzo 2013, dopo aver reso un ultimo servizio al suo paese, dando vita a una campagna elettorale che ha vinto già gravemente malato, Chávez ci ha lasciato, rimanendo per sempre con noi...